“Dopo La Mosca” è un progetto videografico che vuole trattare il tema del corpo disseminato citato da Antonio Caronia nel libro "Il Corpo Virtuale".
Dopo aver sperimentato il corpo invaso e il corpo replicato l’essere umano, grazie all’avvento di alcune tecnologie, si trova sparpagliato contemporaneamente in numerose dimensioni. Anche se per Caronia la disseminazione è (per ora) solamente virtuale, ho iniziato ad immaginare come potesse essere riuscire effettivamente a teletrasportarsi e a come poter rappresentare fotograficamente questo processo. Ho pensato che lo scanner potesse essere una sorta di portale in grado non solo di digitalizzare immagini e documenti ma anche corpi interi, andando oltre il concetto di telepresenza.
Riflettendo poi sul fatto che, nell’era contemporanea, ci sono sempre meno confini tra ciò che è esterno al corpo e ciò che è interno, ho inserito le immagini diagnostiche prodotte da TAC e Risonanza Magnetica come ulteriore rappresentazione di smaterializzazione e segmentazione del corpo.
Dopo aver teletrasportato con esito positivo due oggetti all'interno della stessa stanza, ho chiesto al computer di teletrasportare anche me ma, a causa di un’interferenza provocata da altri corpi già presenti nella rete, il mio stesso corpo si smaterializza a tutti gli effetti per rimanere nel mondo virtuale e non ricomporsi più, restando fedele all’immaginario proposto nel film La Mosca di David Cronenberg ma senza alcuna mutazione.
Dopo aver sperimentato il corpo invaso e il corpo replicato l’essere umano, grazie all’avvento di alcune tecnologie, si trova sparpagliato contemporaneamente in numerose dimensioni. Anche se per Caronia la disseminazione è (per ora) solamente virtuale, ho iniziato ad immaginare come potesse essere riuscire effettivamente a teletrasportarsi e a come poter rappresentare fotograficamente questo processo. Ho pensato che lo scanner potesse essere una sorta di portale in grado non solo di digitalizzare immagini e documenti ma anche corpi interi, andando oltre il concetto di telepresenza.
Riflettendo poi sul fatto che, nell’era contemporanea, ci sono sempre meno confini tra ciò che è esterno al corpo e ciò che è interno, ho inserito le immagini diagnostiche prodotte da TAC e Risonanza Magnetica come ulteriore rappresentazione di smaterializzazione e segmentazione del corpo.
Dopo aver teletrasportato con esito positivo due oggetti all'interno della stessa stanza, ho chiesto al computer di teletrasportare anche me ma, a causa di un’interferenza provocata da altri corpi già presenti nella rete, il mio stesso corpo si smaterializza a tutti gli effetti per rimanere nel mondo virtuale e non ricomporsi più, restando fedele all’immaginario proposto nel film La Mosca di David Cronenberg ma senza alcuna mutazione.